SILVI – Sono arrivati con due pullman da Valva, nel Salernitano, per salutare per l’ultima volta il loro amico e compaesano, Stefano Feniello, il 28enne vittima assieme ad altre 28 persone della valanga sull’hotel Rigopiano. Tra la folla di amici e famigliari (tra i quali i sette zii paterni del giovane deceduto), anche tre fasce tricolori, quelle indossate dai sindaci di Silvi, Francesco Comignani, di Valva, Vito Falcone e di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi. Alle esequie ha artecipato anche una delegazione della polizia municipale di Moena, dove vive il fratello Andrea. Dietro al feretro, accompagnato da due ali di folla dal percorso dall’obitorio fino alla chiesa di Santa Maria Assunta, passando sotto l’abitazione dove Stefano viveva, il papà Alessio e la fidanzata Francesca Bronzi. Lei era con Stefano al Rigopiano, e si è salvata nella tragica dinamica di quei terribili secondi in cui la valanga ha portato via tutto e il suo fidanzato, con cui aveva deciso di festeggiare il compleanno nell’hotel di Farindola. Dalle parole di Sant’Agostino, lette da un’amica di Stefano e Francesca, all’omelia del parroco don Antonio: “La vita non finisce oggi bensì si vive con una luce diversa, anzi ricomincia con un sentimento più forte di prima".
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